Sant'Agostino Roscelli


7 MAGGIO 2024

Video racconto della festa liturgica di sant'Agostino Roscelli tra le ospiti del Pensionato studentesco di Torino

dalla biografia di don Roscelli
19 settembre 1846

Nel giorno dell'apparizione di Maria Madre della riconciliazione tra Dio e i peccatori a La Salette
don Agostino Roscelli era ordinato sacerdote a Genova per le mani del cardinale Placido Maria Tadini.
175 anni sono trascorsi e l'opera di don Roscelli sotto lo sguardo della santa Vergine Maria è benedizione per la Chiesa.

Domenica 10 giugno 2001, festa della Santissima Trinità. Giovanni Paolo E sta per canonizzare i primi cinque Santi del terzo Millennio:

Luigi Scrosoppi (1804-1884), Sacerdote dell'Oratorio di S. Filippo Neri, fonda­tore della Congregazione delle Suore della Divina Provvidenza di S. Gaetano da Thiene;

Agostino Roscelli (1818-1902), Sacerdote e fondatore delle Suore dell'Immacolata di Genova;

Bernardo da Corleone (1605-1667), Reli­gioso dell'Ordine francescano dei Frati Minori Cappuccini;

Teresa Eustochio Verzeri (1801-1852), ver­gine, fondatrice delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù;

Rafqa Pietra Choboq Arrajes (1832-1914), vergine, monaca dell'Ordine Libanese Maronita.

Piazza San Pietro brilla con i mille volti e i mille colori della santità.

La varietà delle esperienze e delle ope­re dei cinque nuovi Santi si riflette nella multiforme e composita assemblea che, da ogni angolo del mondo, fa risuonare un canto di lode al Signore per le «grandi meraviglie» operate attraverso di loro tra i popoli di ogni razza, lingua e cultura.

Il sagrato è un grande «mappamondo» a cielo aperto.

Macchie di cappellini rossi, bianchi, gialli identificano i diversi gruppi di fedeli.

Bandiere di paesi dei cinque continenti sventolano accanto a striscioni di Diocesi, Parrocchie, Istituti religiosi e scolastici.

Fazzoletti, magliette, distintivi con l'ef­figie dei cinque Santi vengono mostrati con giustificato orgoglio dai pellegrini che gremiscono la piazza fin dalle prime ore del mattino






LA CRONACA DELLA CERIMONIA DELLA CANONIZZAZIONE




Numerosissimi sono i pellegrinaggi le­gati ai cinque nuovi Santi. Molti i fedeli laici, i Sacerdoti e le Religiose convenuti in piazza San Pietro per Agostino Roscelli.

I pellegrinaggi più significativi pro­vengono dalla Liguria, dalla Brianza, dal Veneto, da Roma, da Torino, dalle provin­ce di Foggia e di Caserta, mentre quelli esteri dall'Argentina, Cile, Canada e Ro­mania.

Preghiere, canti, letture di profili spiri­tuali e di pensieri edificanti, proclamati in diverse lingue, risuonano in Piazza San Pietro durante il momento di preparazio­ne, che ha preceduto la Santa Messa.

Giovanni Paolo II fa il suo ingresso sul sagrato della Basilica intorno alle ore 10, preceduto dalla lunga processione dei quarantadue celebranti, tra i quali i Cardi­nali Giovanni Canestri, Arcivescovo eme­rito di Genova e Dionigi Tettamanzi, Arci­vescovo di Genova e Mons. Alberto Maria Careggio, Vescovo di Chiavari.

Sulla facciata della Basilica spiccano gli arazzi dei nuovi Santi: al centro quello di Scrosoppi, alla sua destra quelli di Roscelli e della Eustochio Verzeri, alla sua sinistra quelli di Bernardo da Corleone e di Madre Rafqa.Dopo il canto del «Miserere nostri, Dornine», ha luogo il rito della Canonizza­zione, introdotto dal Prefetto della Congre­ gazione delle Cause dei Santi, accompa­gnato dai Postulatori, l'avv. Andrea Am­brosi per Luigi Scrosoppi e Agostino Ro­scelli, Padre Florio Tassari O. F. M. per Teresa Eustochio Verzeri e Paolo Azzi O. L. M. per Rafqa Choboq Arrajes.

messaggio augurale della superiora generale per il ventannale della canonizzazione

La cantoria ha quindi intonato le Lita­nie dei Santi, al termine delle quali il Papa ha solennemente pronunciato la formula della Canonizzazione, iscrivendo i cinque Beati nell'albo dei Santi e stabilendo che «in tutta la Chiesa essi siano devotamente onorati tra i Santi».Al canto dell'«Alleluja» vengono por­tate all'altare le reliquie dei nuovi Santi.

L'omelia del Santo Padre è tutta impo­stata sul mistero Trinitario «sorgente di luce per ogni credente».

Alla processione offertoriale, oltre ai doni per il Sacrificio Eucaristico, vengono offerti al Papa alcuni preziosi oggetti da parte delle cinque Postulazioni.

Da parte di quella di Sant'Agostino Roscelli, sono offerti un ostensorio in fili­grana d'argento e d'oro con pietre preziose (lapislazzuli), pregiata lavorazione tipica della Liguria, e degli asciugatoi in lino fi­nemente ricamati a mano dalle Monache Benedettine di Rosano.

Al termine della solenne concelebra­zione, dopo aver guidato la preghiera dell'Angelus, Giovanni Paolo II percorre la piazza sulla jeep bianca, circondato dal­l'entusiasmo e dal calore dell'assemblea dei presenti.

Sembra che dall'innumerevole folla che continua ad acclamare, ad applaudire, a sventolare bandiere, foulards e berrettini si sprigioni una carica di energia precedente­mente contenuta e che ora cerca solo il modo di poter esplodere, di poter sopraf­fare quella degli altri e di poter gridare all'universo la gioia incontenibile per l'ono­re e la gloria tributati al proprio Santo.


Dal numero unico di
Preghietra e azione 2001

PREGHIERE PER 9 GIORNI

Nato in Liguria a Bargone di Casarza Ligure il 27 luglio 1818 è morto a Genova il 7 maggio 1902.
Con la sua intraprendenza ha costituito nel 1876 l'Istituto delle Suore dell'Immacolata. Ha lasciato alcuni manoscritti che utilizzava nello svolgimento della catechesi e della predicazione.
La Chiesa l'ha nominato patrono della Val Petronio nel Levante della Liguria. Dal cielo egli protegge i bambini neonati e le loro mamme come faceva su questa terra.

1870 novena di san Giuseppe nel mese di marzo
PRODIGIOSA GUARIGIONE DI DON AGOSTINO ROSCELLI

Nel marzo del 1870 il pio Sacerdote [si] ammalò gravemente nella Casa degli Artigianelli, dove dimorava. Nonostante le molte cure prodigategli, egli fu in breve in fin di vita. Le Maestre e le alunne delle due Case [Laboratorio di via Colombo e di Borgo Lanieri (oggi piazza Dante] erano costernate. Inco­minciarono allora, mentre si aspettavano da un momento all’altro la notizia della dolorosa catastrofe, una devota e fervorosa novena a S.Giuseppe, finita la quale egli si sentì improvvisamente mi­gliorato e, come disse poi egli stesso, come liberato da un peso enorme che lo soffocava. Egli attribuì la sua guarigione ad un miracolo [san Giuseppe gli è comparso, gli ha parlato durante la notte, gli ha promesso di conservarlo all’amore delle sue povere figlie; gli ha ridonato la salute] e più se ne per­suase quando venne informato delle fervorose preghiere fatte dalle sue beneficate. Passati appena pochissimi giorni, egli si portò nella Casa di Borgo Lanieri [la più vicina alla casa degli Artigianelli] a consolare le sue Figlie le quali, stupefatte per la novità non credevano ai loro occhi; rinvenute poscia in se stesse, piangendo di santa gioia si prostrarono insieme all'amato Direttore a rendere vive azioni di grazie a Dio per il segnalato favore loro concesso per l'intercessione di S. Giuseppe.

Il primo biografo di don Roscelli fu mons Davide Ardito, il postulatore della causa di beatificazione durante il processo diocesano. Dopo l'introduzione della causa presso la Congregazione per il culto dei santi fu redatta la nuova biografia che raccolse materiale storico e documentario, precedendo di pochi anni la beatificazione.
"SANT'AGOSTINO ROSCELLI NEL SUO TEMPO 1818 . 1902"
di sr M.M. DELL'AMORE

Le tappe dell'iter svoltosi per il riconoscimento della santità sono distribuite nell'arco temporale di un settantennio; don Agostino Roscelli è stato canonizzato a cento anni dalla sua morte.
Lo schema cronologico seguente le elenca, illustrate dai documenti prodotti dal dicastero vaticano e dagli organi di stampa.
NELL'ALBO DEI SANTI



Nella fase iniziale dell'iter della canonizzazione sono state raccolte le segnalazioni delle grazie ricevute per la prodigiosa intercessione di don Agostino Roscelli. Ci sono anche testimonianze più recenti, fino al XXI secolo.
Potenza di intercessione



Don Roscelli ha scritto pagine autografe come stesure delle sue lezioni di catechesi e di alcune omelie. Sono state pubblicate in quattro volumi.
La lettura attenta dei manoscritti ci guida a scoprire quali autori di teologia e di esegesi don Agostino prediligeva per mantenersi fedele a un continuo approfondimento e migliore assimilazione dei contenuti da esporre nel suo ministero. I teologi della Congregazione
per le Cause dei Santi hanno dato una valutazione attraverso alcune considerazioni molto
significative.

MANOSCRITTI

                           Edizione Fassicomo   

VOLUME PRIMO
Una serie di istruzioni di contenuto cristologico e alcune riferite alla liturgia e ai misteri del triduo pasquale

VOLUME TERZO
Alcune istruzioni sui novissimi e altre dedicate alla devozione alla Madre di Gesù Addolorata

VOLUME SECONDO
Alcune istruzioni che sviluppano temi classici della spiritualità proprosta alle persone di vita religiosa

VOLUME QUARTO
Istruzioni illustrative dei vangeli domenicali per approfondire la dottrina cristiana

 

Estratto da D. Marella, Don Agostino Roscelli nel contesto della Chiesa genovese ottocentesca, tesi di laurea in materie letterarie Università degli Studi di Genova Facoltà di Magistero relatrice V. Polonio Felloni a. a. 1991/92, pp. 61 - 92

Estratto da A. Mantelli, Don Agostino Roscelli e la società genovese del secolo XIX, tesi di laurea in materie letterarie Università degli Studi di Genova Facoltà di Magistero relatrice V. Polonio Felloni a.a. 1986/87

Estratto da D.Iannotta, Umiltà e giustizia in Agostino Roscelli.
Docente di Etica della comunicazione Università degli Studi RomaTre

Estratto da Bollettino della Società per gli studi storici, archeologici ed artistici della provincia di Cuneo n.157, 2017

Tra i santi della Polonia

Sant'Agostino Roscelli è invocato tra i santi della Diocesi di Gliwice 

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